Opinioni
Si spande su vasti orizzonti l’arte di Emanuela Fagioli con una pluralità di soluzioni, generi, idee. In questo contesto l’artista si rende capace di elaborare con diverse assonanze un universo costellato da paesaggi, vedute, scenari spettacolari che inneggiano alla natura con la proposizione di varie tecniche e con uno stile inconfondibile. Un tripudio assonante di rivisitazioni che elogiano in maniera pertinente i dettami dell’arte contemporanea cogliendone l’energia vitale che è la
materia stessa dei suoi lavori. Il suo linguaggio pittorico, è contrassegnato da un’intrigante fusione tra realtà e fantasia e da una compostezza classica proiettata nella modernità.
Infatti la sua pittura si potrebbe collocare in ambito figurativo tra verismo e naturalismo all’interno di un percorso stilistico che non fugge la realtà ma al contrario se ne fa interprete consapevole.
(Antonio Castellana)
… metafisico. Ci si perde in mille pensieri, c’è qualcosa di definitivo ma anche giusto. Mi piace da matti questo. La natura che vive di per sé e si rinnova, che guarda la barchetta di carta, simbolo di ciò artificiale, costruito dall’uomo, che è per sua natura trqansitorio, fragile… e poi quel puntino rosso! Tutto in quel puntino! Stupendo.
(Enrico De Santis)
Quando si para dell’arte di Emanuela Fagioli si tende a coniugare la sezione professionale con quella personale. Proprio per questo si riesce ad entrare dentro i suoi quadri quasi come un’immersione catartica che non ha confini formali. Si può definire la sua pittura come documentaristica ossia imporre il proprio punto di vista sui paesaggi, sugli splendidi paesaggi lariani, sulla sua visione del mondo, e la sua osservazione parte sempre dall’esperienza personale che con diligenza quasi diaristica traspone con i suoi colori variopinti sulle sue tele. l’artista infatti non si cimenta in una rappresentazione figurativa fine a se stessa ma scruta con attenzione ogni particolare, ogni angolo recondito della quotidianità. E’ lontana non solo mentalmente ma anche caratterialmente da chi opera nell’arte seguendo preconcetti o ragionamenti aprioristici.
(Catalogo d’arte contemporanea – I top 200 scelti da Antonio Castellana – Ed. 2022)