Emanuela Fagioli Art

la bellezza del quotidiano, nello scostamento di un attimo, apre all'ulteriorità

Nera è una piccola bambola scura, quella che mi accompagna da una vita. La ricevetti bambina verso la metà degli anni ’60 del Novecento e per l’epoca, in Italia, era una rarità.

Nera fu un regalo del nonno di ritorno da un viaggio a Zurigo: aveva occhi azzurri come i miei ed era così diversa dai bambolotti con i quali si giocava allora che fu subito oggetto d’invidia.

Non ricordo chi in un gesto di stizza le tolse gli occhi. Ricordo quanto la curai e la coccolai. Di casa in casa rimase sempre con me e la disegnai, la fotografai, le dedicai le prime prove di elaborazione grafica ed infine la dipinsi. di volta in volta ad esprimere l’infanzia che ritorna, la memoria, il dramma umanitario, occhi nuovi e vita trovati nella pittura.

la mia bambola aveva gli occhi azzurri” è un’opera attualissima e che mi è particolarmente cara: i colori sui pennelli – l’azzurro e il rosso – sono gli occhi e la vita che le restituisco con l’arte e sono anche le cromie dominanti nella mia vita e sulla mia tavolozza, a rispecchiare un sentire pieno dove atemporalità e corporeità si fondono in meraviglia.

il dipinto ad olio La mia bambola aveva gli occhi azzurri raffigura la bambola di carnagione scura senza occhi con tre pennelli, uno con le setole con residui di colore azzurro ed uno con colore rosso. the oil painting My doll had blue eyes depicts the dark-skinned doll with no eyes with three brushes, one with bristles with purple residues and one with red color.
La mia bambola aveva gli occhi azzurri
olio su tela 40 x 40 – 2020

Sotto Nera in uno schizzo a china del ’90 e due elaborazioni grafiche realizzate intorno al 2010 .

Nera, schizzo a china 1990
Nera, ricordo – elaborazione grafica da foto autrice
vogliamo i nostri occhi, elaborazione grafica da foto dell’autrice